martedì 26 marzo 2013

Millerighe

Ed ecco le righe: simbolo di mare, vacanza, libertà.

Non c’è stilista che non le abbia proposte per questa primavera-estate 2013, da quelle sottili e discrete a vere e proprie striscie di colore che ricordano il classico ombrellone. E quando ho visto la collezione di Dolce e Gabbana...

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...subito si sono materializzate nella mia mente le immagini di alcune delle più famose opere del grande Giò Ponti. E del suo uso originale e giocoso del colore.

Come nel soggiorno a doppia altezza con balconata di Villa Nemazee a Teheran.



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Nella ripetizione quasi ossessiva di bianco e blu nell’Hotel Parco dei Principi a Sorrento.


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Nell’azzardato e allo stesso tempo equilibrato gioco di forme e colori del soggiorno di villa Arreaza a Caracas.



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Nelle decorazioni delle ceramiche realizzate per Richard Ginori come la coppa Velesca.
 

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--> O ancora come in un altro capolavoro della sua immensa produzione di ceramiche: il vaso Prospettica.


www.vogue.co.uk
--> 3.bp.blogspot.com
























O, per finire, nella hall a doppia altezza con la scala a vista che caratterizza la casa di campagna “L’Ange Volant”.


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www.vogue.co.uk













 





Che anche gli stilisti dei giorni nostri abbiano preso ispirazione dal grande Giò Ponti?




martedì 19 marzo 2013

Traguardi e novità

Per festeggiare le 10.000 visite superate in meno di 6 mesi, grazie a voi, 
Lo Spazio Perfetto avrà da aprile una nuova sezione dedicata a viaggi e design.


Vi aspetto ... per superare un nuovo traguardo!

giovedì 14 marzo 2013

Terra o sospensione?

Come avere un punto luce sospeso, ad esempio sopra un tavolo da pranzo, senza dover fare dei lavori, anche se minimi, al soffitto?
La risposta è nelle lampade da terra con funzione di sospensione. 


atcasa.corriere.it

Non solo pratiche ma anche di eccezionale bellezza e, spesso, vere e proprie icone del design italiano.
Qualche esempio?


ARCO DI FLOS 
Prima tra tutte la leggendaria Arco, progettata da Pier Giacomo e Achille Castiglioni nel 1962 per Flos.
Riconoscibile per la linea pulita ed essenziale, per la splendida base in marmo di carrara e la struttura allungabile in acciaio, che termina in un diffusore orientabile in metallo cromato.
Può essere posizionata in qualsiasi punto di una stanza. Certo, pesa 65 kg, ma grazie al foro nella base in marmo può essere spostata usando un bastone per fare leva. Semplice, geniale…e bellissima.
Il prezzo? Circa 1.500 euro (fonte ATcasa).


TOLOMEO DI ARTEMIDE
Veniamo invece ai giorni nostri. Scenografica nella sua semplicità ecco la Tolomeo di Artemide nella versione Mega in pergamena.


artemide.com


Disegnata da Michele De Lucchi e GiancarloFassina nel 2002, ha una base ed una struttura a bracci mobili in alluminio lucidato e un diffusore orientabile in carta pergamena.



TWIGGY DI FOSCARINI
Sempre negli anni 2000, e precisamente nel 2006, nasce la Twiggy di Foscarini, disegnata da Marc Sadler
Disponibile in 4 colori: bianco, nero, giallo e rosso, regala un tocco di modernità e allegria mantenendo la sua funzionalità.


foscarini.com
Ricorda innegabilmente la Arco ma le nuove tecniche e i nuovi materiali la rendono ancora più leggera e flessibile.

Il prezzo? Circa 1.100 euro (fonte ATcasa).



YUMI DI FONTANA ARTE
Cambiamo genere e arriviamo al 2011: Fontana Arte presenta Yumi, del designer Shigeru Ban.  
Caratterizzata da uno stelo sottilissimo di soli 10 mm ma resistentissimo, fatto da diversi materiali stratificati come la fibra di vetro, la fibra di carbonio e l’alluminio.


atcasa.corriere.it


Ecco una lampada discreta ma dalla forte personalità, adatta in ambienti moderni per sottolinearne la linearità e la leggerezza ma anche in ambienti più classici per dare carattere con una nota di modernità.

Il prezzo? Circa 2.400 euro (fonte ATcasa).



giovedì 7 marzo 2013

Mies van der Rohe

Una delle Esposizioni Universali più famose e citate quando si parla di storia del design è sicuramente quella del 1929, tenutasi a Barcellona.

Fu per quest'occasione che Mies van der Rohe costruì il Padiglione Tedesco, poi rimasto noto come il Padiglione Barcellona, sintesi di tutte le più ardite novità che caratterizzarono da allora in poi architettura e design.



Ciò che balza subito all'occhio ad un visitatore di passaggio è il perfetto accostamento di materiali classici, come il travertino e di materiali innovativi come l'acciaio

E la presenza dell'acqua, che sembra scorrere dall'esterno all'interno come un fiume sottorraneo e che riflette le forme sinuose della scultura "Mattino", unico elemento che spezza la rigidità delle forme geometriche del Padiglione.

Le enormi pareti di marmo, onice e vetro creano nuove scenografie caratterizzate da una pianta libera e scandite da rette parallele che dilatano lo spazio e lo rendono fluido ed accogliente.



La struttura è retta da pilastri sottili che donano una sensazione di pulizia e leggerezza, mentre i setti non portanti che scandiscono gli spazi fungendo da elementi divisori, sono posizionati in modo da dare un senso di continuità tra interno ed esterno.


Tutto evoca precisione, equilibrio, materiali pregiati. 
Funzionalità e minimalismo.